2017: aliquote Irpef invariate, cresce la soglia di esenzione

Tra i temi contenuti nel Documento Unico di Programmazione approvato nei giorni scorsi in Consiglio Comunale, c’è anche quello della gestione della finanza locale, nel quale rientrano le decisioni in materia economico finanziaria dell’Ente. “Per la prima volta, quest’anno, si è deciso di introdurre sull’Irpef 2017 l’esenzione ai residenti con reddito da 10.000 a 15.000 euro – spiega l’assessore al Bilancio Pietro Melzi -. Una misura che vuole andare incontro alle esigenze di quelle famiglie che, pur non vivendo in quella che viene definita ‘soglia di povertà’, faticano a far quadrare i conti. Questa esenzione, secondo le stime, sarà applicata a circa 2.400 cernuschesi, che si vanno a sommare agli oltre 4mila che già usufruiscono dell’esenzione”.

L’esenzione non riguarda il reddito dei nuclei famigliari, ma dei singoli: questo vuol dire che in una famiglia di due persone se ciascuno percepisce meno di 15.000 euro annui, entrambi risulteranno esenti. Il valore complessivo dell’operazione è di circa 214mila euro (tante saranno le minori entrate stimate dal Comune con l’esenzione alzata a quota 15.000 euro). Rimane invece invariata l’addizionale Irpef, fissa dal 2008 allo 0,7% del reddito complessivo annuo di ogni singolo contribuente cernuschese.

Se da una parte si tende la mano a coloro che sono più in difficoltà, dall’altra continua l’attività degli uffici comunali di accertamento fiscale e contributivo per ‘stanare’ coloro che evadono il pagamento delle tasse. “L’attività degli uffici comunali ha permesso di inviare diverse segnalazioni al Ministero, il quale nelle scorse settimane ha riconosciuto, come previsto dalla normativa, il 100% dei ricavi frutto degli accertamenti effettuati ed effettivamente verificati sulle dichiarazioni 2014 – spiega l’assessore Melzi -. Quest’anno si attestano per Cernusco sul Naviglio a 235mila euro, già versati nelle casse comunali, dato tra i più alti registrati nei Comuni della Città Metropolitana che portano avanti questo tipo di attività”.

Nella classifica dei 142 Comuni lombardi che hanno avviato l’attività di accertamento, Cernusco sul Naviglio si attesta, infatti, al secondo posto tra quelli di Città Metropolitana rispetto alla quota pro capite recuperata (calcolata tenendo conto del numero di abitanti diviso quanto è stato recuperato – il primo è Trezzo sull’Adda) e al terzo posto rispetto ai comuni di Città Metropolitana per quota recuperata, dopo Milano (che ha recuperato 2 milioni 353 euro circa) e Cinisello Balsamo (241mila euro circa). Questa attività di controllo viene portata avanti già da qualche anno dall’Amministrazione di Cernusco sul Naviglio: lo scorso anno aveva già permesso di incassare circa 290mila euro quale contributo economico riconosciuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per aver partecipato attivamente all’individuazione degli evasori.

Fonte: ufficio stampa comunale – foto dal web

 

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